Fonte: demaniore.it - 26/03/2009
Spagna, per crollo immobiliare decimate le agenzie
E' un'autentica decimazione delle agenzie di intermediazione immobiliare quella provocata dal crollo del settore delle costruzioni e delle compravendite di case: sono sole 25.000 agenzie le immobiliari sopravvissute alla crisi delle 80.000 registrate nell'estate del 2006, in pieno boom edilizio dell'allora fiorente mercato spagnolo. In poco piu' di 2 anni, e' stato spazzato via il 70% delle societa' di intermediazione immobiliare, con una perdita secca di oltre 180.000 posti di lavoro, secondo le stime del settore riferite dal quotidiano La Vanguardia. Un'emorragia che e' ben lontana dall'essere frenata, dal momento che, secondo il presidente del Collegio di agenti della proprieta' immobiliare di Barcellona, Joan Olle', le chiusure forzate delle agenzie immobiliari continueranno per tutto il 2009, fino a che non ne resteranno piu' di 20.000 superstiti a fine anno.
Valencia
Tuttavia ''non tutto il male viene per nuocere'', sottolinea Olle', che considera che la crisi immobiliare ''ha consentito di fare pulizia in un settore che pullulava di operatori improvvisati, spesso indipendenti dotati del solo telefonino cellulare, senza alcuna professionalita'''. In Catalogna i tagli saranno ancora piu' drastici, dato che la legge di Accesso alla Casa, che entrera' in vigore dopo l'estate, obbliga gli intermediari immobiliari a iscriversi a un registro ad hoc e a sottoscrivere assicurazioni, con fondi di cauzione e di responsabilita' civile. Il presidente del Collegio prevede che in Catalogna sopravviveranno a fine 2009 non piu' della meta' delle attuali 3.500 agenzie immobiliari.
Siviglia
Ma anche le societa' immobiliari egemoni sul mercato fanno fatica a far fronte a una caduta delle vendite superiore all'80%, dai massimi storici del 2006, nonostante la diminuzione dei prezzi degli immobili, stimata nelle grandi citta' come Madrid o Barcellona del 12%. La prima firma immobiliare spagnola, Tecnocasa, che era arrivata ad avere 1.400 agenzie nel 2006, ha chiuso il 2008 con 308 punti vendita, un crollo delle entrate del 57% e prevede ulteriori ridimensionamenti. Altri grandi societa', come Expofinques, Mc e Don Piso, del gruppo Habitat, sono fallite, costrette ad aprire il concorso dei creditori, la formula giuridica della vecchia amministrazione controllata. Coldwell Banker, il maggiore marchio immobiliare a livello mondiale, che nel 2007 aveva in Spagna 66 uffici, ha abbandonato la penisola iberica.
Madrid
Molte agenzie immobiliari tentano di far fronte alla crisi diversificando il proprio business, ora piu' orientato agli affitti, la cui domanda e' in lieve aumento. E, sia in Internet che attraverso le agenzie, si fa strada la pratica delle compravendite low-cost, per gli alloggi non di nuova costruzione, con sconti fino a 40% sui prezzi stimati dal mercato. A Barcellona, a giugno, si celebrera' la prima Fiera low-cost del settore, con ribassi sui prezzi di almeno il 30%. Secondo Olle', la crisi immobiliare potrebbe aver gia' toccato fondo, col crollo delle operazioni di compravendita, che dovrebbero cominciare a riprendere quota nei prossimi mesi. Ma sempre piu' direttamente fra privati, via Internet, e senza costi di intermediazione aggiuntivi.
Spagna, per crollo immobiliare decimate le agenzie
E' un'autentica decimazione delle agenzie di intermediazione immobiliare quella provocata dal crollo del settore delle costruzioni e delle compravendite di case: sono sole 25.000 agenzie le immobiliari sopravvissute alla crisi delle 80.000 registrate nell'estate del 2006, in pieno boom edilizio dell'allora fiorente mercato spagnolo. In poco piu' di 2 anni, e' stato spazzato via il 70% delle societa' di intermediazione immobiliare, con una perdita secca di oltre 180.000 posti di lavoro, secondo le stime del settore riferite dal quotidiano La Vanguardia. Un'emorragia che e' ben lontana dall'essere frenata, dal momento che, secondo il presidente del Collegio di agenti della proprieta' immobiliare di Barcellona, Joan Olle', le chiusure forzate delle agenzie immobiliari continueranno per tutto il 2009, fino a che non ne resteranno piu' di 20.000 superstiti a fine anno.
Valencia
Tuttavia ''non tutto il male viene per nuocere'', sottolinea Olle', che considera che la crisi immobiliare ''ha consentito di fare pulizia in un settore che pullulava di operatori improvvisati, spesso indipendenti dotati del solo telefonino cellulare, senza alcuna professionalita'''. In Catalogna i tagli saranno ancora piu' drastici, dato che la legge di Accesso alla Casa, che entrera' in vigore dopo l'estate, obbliga gli intermediari immobiliari a iscriversi a un registro ad hoc e a sottoscrivere assicurazioni, con fondi di cauzione e di responsabilita' civile. Il presidente del Collegio prevede che in Catalogna sopravviveranno a fine 2009 non piu' della meta' delle attuali 3.500 agenzie immobiliari.
Siviglia
Ma anche le societa' immobiliari egemoni sul mercato fanno fatica a far fronte a una caduta delle vendite superiore all'80%, dai massimi storici del 2006, nonostante la diminuzione dei prezzi degli immobili, stimata nelle grandi citta' come Madrid o Barcellona del 12%. La prima firma immobiliare spagnola, Tecnocasa, che era arrivata ad avere 1.400 agenzie nel 2006, ha chiuso il 2008 con 308 punti vendita, un crollo delle entrate del 57% e prevede ulteriori ridimensionamenti. Altri grandi societa', come Expofinques, Mc e Don Piso, del gruppo Habitat, sono fallite, costrette ad aprire il concorso dei creditori, la formula giuridica della vecchia amministrazione controllata. Coldwell Banker, il maggiore marchio immobiliare a livello mondiale, che nel 2007 aveva in Spagna 66 uffici, ha abbandonato la penisola iberica.
Madrid
Molte agenzie immobiliari tentano di far fronte alla crisi diversificando il proprio business, ora piu' orientato agli affitti, la cui domanda e' in lieve aumento. E, sia in Internet che attraverso le agenzie, si fa strada la pratica delle compravendite low-cost, per gli alloggi non di nuova costruzione, con sconti fino a 40% sui prezzi stimati dal mercato. A Barcellona, a giugno, si celebrera' la prima Fiera low-cost del settore, con ribassi sui prezzi di almeno il 30%. Secondo Olle', la crisi immobiliare potrebbe aver gia' toccato fondo, col crollo delle operazioni di compravendita, che dovrebbero cominciare a riprendere quota nei prossimi mesi. Ma sempre piu' direttamente fra privati, via Internet, e senza costi di intermediazione aggiuntivi.
marco---
venerdì 24 aprile 2009 12.03
Spagna: edilizia in crisi
Mercato pesante per l’edilizia in Spagna. Molte aziende del settore immobiliare sono fallite già durante il 2008. Secondo gli studi di iMat-Centro Tecnológico della Construcción, il settore nel 2008 ha scontato un -22% rispetto al 2007 e il serramento, secondo Asefave, l'associazione spagnola di settore, ha seguito questa strada con un -21%.
Il 2009 si presenta, se possibile, ancora peggio con un -45% per il cemento come dato significativo nei primi tre mesi, e un -32% per l'edilizia residenziale. Performance che mettono il Paese Iberico in fondo alle classifiche europee.
Il residenziale è in profondo calo: in soli due anni, dal 2006 al 2008 da 800mila nuovi alloggi/anno si è passati a 300mila nel 2008 e soli 200mila previsti per 2009. La situazione vede una profonda crisi della domanda-offerta che riguarda sia abitazioni residenziali che uffici. Un altro fattore, sottolinea Asefave, mette a rischio la vita stessa di molte aziende del settore: la morosità nei pagamenti o la dilazione degli stessi ad almeno 180 giorni. Si spera molto nell'azione del Governo Spagnolo sulla ristrutturazione degli alloggi. Un piano che andrà dal 2009 al 2012 per realizzare alloggi a migliore efficienza energetica e, anche, a migliori prestazioni acustiche secondo la nuova normativa (Documento Básico de Protección frente al Ruido) che presto sostituirà quella datata 1988 come ha affermato il Ministro de Vivienda, Beatriz Corredor, inaugurando la rassegna espositiva Construmat, luned ì 20 aprile.
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