- Leggetelo, anche se è un articolo difficile, è importante che lo leggiate, riguarda voi, i vostri figli, le vostre famiglie, riguarda voi e le vostre tasche, ed il modo in cui -come cittadini e contribuenti- siete e siamo stati letteralmete tuffati a partire dalle grandi privatizzazioni della fine anni 90 !
"Per i giudici contabili banche, telefonia e autostrade privatizzate non sono più efficienti di prima secondo il rapporto si limitano a far pagare di più i servizi rispetto al resto d'europa"
MILANO - Altro che privati più efficienti del pubblico, per far tornare in attivo le aziende privatizzate i nuovi gestori si sono limitati ad aumentare le tariffe contando sulle posizioni di forza da loro occupate.
IL RAPPORTO DELLA CORTE DEI CONTI -Ad affermarlo è la Corte dei Conti nel rapporto su «Risultati e obiettivi delle operazioni di privatizzazioni di partecipazioni pubbliche» facendo riferimento anche alle banche e alle autostrade. Nel rapporto si sottolinea che l'aumento della capacità di generare profitti delle utilities privatizzate «è in larga parte dovuto più che a recuperi di efficienza sul lato dei costi all'aumento delle tariffe che, infatti, risultano notevolmente più elevate di quelle richieste agli utenti di altri Paesi europei».
INCASSI - Tuttavia il processo di privatizzazione, almeno sul fronte delle entrate per lo Stato ha raggiunto i suoi obiettivi. Per incassi del programma di privatizzazioni l'Italia «Si pone al secondo posto, dopo il Giappone, nella classifica globale», sia considerando come punto di partenza la delibera Cipe di fine 1992 (ad oggi 93 operazioni per 119 miliardi) sia guardando al censimento del «barometro delle privatizzazioni» per il periodo 1985-2007 (152 miliardi). Un processo di «portata storica», sottolinea la Corte dei Conti, che lo analizza in un rapporto evidenziando risultati e criticità. Ha «nel complesso sostanzialmente conseguito gli obiettivi di lungo termine previsti». Ma ci sono state «importanti criticità» nelle modalità, e alti costi, pari a 2,2 miliardi, rileva la Corte. Oneri per i quali «sono state rilevate anche significative e non compiutamente spiegate incongruenze nelle contabilizzazioni». Per esempio «notevoli ritardi» nei versamenti al fondo ammortamenti dei titoli di stato che ne hanno consentito «un temporaneo utilizzo per soddisfare esigenze di liquidità del tesoro oltre che per ottimizzare la gestione operativa del debito». Quanto alle modalità con sui sono state realizzate le operazioni di privatizzazione, «evidenzia una serie di importanti criticità, che vanno dall'elevato livello dei costi sostenuti e dal loro incerto monitoraggio, alla scarsa trasparenza connaturata ad alcune delle procedure utilizzate in una serie di operazioni, dalla scarsa chiarezza del quadro della ripartizione delle responsabilità fra amministrazione, contractors ed organismi di consulenza al non sempre immediato impiego dei proventi nella riduzione del debito».
ALLA LUCE DI QUESTE INTERESSANTI OSSERVAZIONI SUI REALI EFFETTI DELLE GRABDI PRIVATIZZAZIONI AVVIATE DAL GOVERNO AMATO, E POI PORTATE AVANTI CON IMPEGNO DA PRODI E D'ALEMA, SINO ALLA "SVENDITA" AI SOLITI NOTI DI AZIENDE STRATEGICHE NAZIONALI, QUALI:
ALLA LUCE DI QUESTE INTERESSANTI OSSERVAZIONI SUI REALI EFFETTI DELLE GRABDI PRIVATIZZAZIONI AVVIATE DAL GOVERNO AMATO, E POI PORTATE AVANTI CON IMPEGNO DA PRODI E D'ALEMA, SINO ALLA "SVENDITA" AI SOLITI NOTI DI AZIENDE STRATEGICHE NAZIONALI, QUALI:
- LE 3 GRANDI BANCHE DI INTERESSE NAZIONALE (CREDITO ITALIANO, BANCA COMMERCIALE ITALIANA, BANCA NAZIONALE DEL LAVORO;
- TELECOM ITALIA IVI COMPRESI GLI STRATEGICI "TELEFONI DI STATO" (RICORDATE I " CAPITANI CORAGGIOSI" DI D'' ALEMA ?);
- SOCIETA' AUTOSTRADE, SOLO PER SEGNALARE I PRINCIPALI;
(LEGGETELO TUTTO QUI !)
La strategia anglo-americana dietro le privatizzazioni in Italia: il saccheggio di un'economia nazionale
Documento diffuso dall'EIR e dal Movimento Solidarietà il 14 gennaio 1993 (LEGGERE OGGI A 17 ANNI DI DISTANZA QUESTO DOCUMENTO, FA PAURA....
"Il 2 giugno 1992, a pochi giorni dall'assassinio del giudice Giovanni Falcone, si verificava in tutta riservatezza un altro avvenimento che avrebbe avuto conseguenze molto profonde sul futuro del Paese. Il «Britannia», lo yacht della corona inglese, gettava l'ancora presso le nostre coste con a bordo alcuni nomi illustri del mondo finanziario e bancario inglese: dai rappresentanti della BZW, la ditta di brockeraggio della Barclay's, a quelli della Baring & Co. e della S.G. Warburg. Erano venuti per ricevere alcuni esponenti di maggior conto del mondo imprenditoriale e bancario italiano: rappresentanti dell'ENI, dell'AGIP, Mario Draghi del ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell'IRI, Giovanni Bazoli dell'Ambroveneto, Antonio Pedone della Crediop, alti funzionari della Banca Commerciale e delle Generali, ed altri della Società Autostrade.
Si trattava di discutere i preparativi per liquidare, cedere a interessi privati multinazionali, alcuni dei patrimoni industriali e bancari più prestigiosi del nostro paese. Draghi avrebbe detto agli ospiti inglesi: “Stiamo per passare dalle parole ai fatti”.
Documento diffuso dall'EIR e dal Movimento Solidarietà il 14 gennaio 1993 (LEGGERE OGGI A 17 ANNI DI DISTANZA QUESTO DOCUMENTO, FA PAURA....
"Il 2 giugno 1992, a pochi giorni dall'assassinio del giudice Giovanni Falcone, si verificava in tutta riservatezza un altro avvenimento che avrebbe avuto conseguenze molto profonde sul futuro del Paese. Il «Britannia», lo yacht della corona inglese, gettava l'ancora presso le nostre coste con a bordo alcuni nomi illustri del mondo finanziario e bancario inglese: dai rappresentanti della BZW, la ditta di brockeraggio della Barclay's, a quelli della Baring & Co. e della S.G. Warburg. Erano venuti per ricevere alcuni esponenti di maggior conto del mondo imprenditoriale e bancario italiano: rappresentanti dell'ENI, dell'AGIP, Mario Draghi del ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell'IRI, Giovanni Bazoli dell'Ambroveneto, Antonio Pedone della Crediop, alti funzionari della Banca Commerciale e delle Generali, ed altri della Società Autostrade.
Si trattava di discutere i preparativi per liquidare, cedere a interessi privati multinazionali, alcuni dei patrimoni industriali e bancari più prestigiosi del nostro paese. Draghi avrebbe detto agli ospiti inglesi: “Stiamo per passare dalle parole ai fatti”.
(parte omessa)....
La globalizzazione e il “Big Bang” londinese
La formula che gli anglo-americani tentano oggi (14- GENNAIO 1993)di spacciare ai governi di tutto il mondo, convincerli cioè a svendere i patrimoni dello stato per ottenere qualche liquido con cui far fronte al dissesto del bilancio ed al tempo stesso “promuovere la competitività”, fu collaudata dalla finanza londinese alla fine del 1979, in particolare dalla N.M. Rothschild & Co., che coordinò la svendita generale per conto del governo della “Lady di Ferro”.
Così un ristretto gruppo di finanzieri ha dominato per quasi 12 anni l'economia inglese. Principalmente si tratta di esponenti della Società Mont Pelerin, come i consiglieri della Tatcher Karl Brunner, sir Alan Walters, lord Harris of High Cross ed altri ancora. La Società Mont Pelerin è stata presieduta internazionalmente fino a poco tempo fa dall'economista arciliberista Milton Friedman, ascoltatissimo dal Presidente Ronald Reagan.
Friedman è l'architetto della politica economica imposta al Cile dalla dittatura di Augusto Pinochet.
La formula che gli anglo-americani tentano oggi (14- GENNAIO 1993)di spacciare ai governi di tutto il mondo, convincerli cioè a svendere i patrimoni dello stato per ottenere qualche liquido con cui far fronte al dissesto del bilancio ed al tempo stesso “promuovere la competitività”, fu collaudata dalla finanza londinese alla fine del 1979, in particolare dalla N.M. Rothschild & Co., che coordinò la svendita generale per conto del governo della “Lady di Ferro”.
Così un ristretto gruppo di finanzieri ha dominato per quasi 12 anni l'economia inglese. Principalmente si tratta di esponenti della Società Mont Pelerin, come i consiglieri della Tatcher Karl Brunner, sir Alan Walters, lord Harris of High Cross ed altri ancora. La Società Mont Pelerin è stata presieduta internazionalmente fino a poco tempo fa dall'economista arciliberista Milton Friedman, ascoltatissimo dal Presidente Ronald Reagan.
Friedman è l'architetto della politica economica imposta al Cile dalla dittatura di Augusto Pinochet.
Essa si riduce all'idea di tenere il governo fuori da ogni intervento e lasciare che gli interessi privati facciano il bello e cattivo tempo".
Draghi e Rohatyn: attacco a tenaglia contro la Nuova Bretton Woods
Dichiarazione di Paolo Raimondi, presidente del Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
Roma 24 gennaio 2006 – La recente nomina di Mario Draghi a governatore della Banca d’Italia rappresenta la capitolazione delle istituzioni economiche e politiche italiane agli interessi della grande speculazione internazionale e ai dettami di un liberismo economico-finanziario sempre più selvaggio, ma anche sempre più in bancarotta.Dichiarazione di Paolo Raimondi, presidente del Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
Con Draghi in Via Nazionale è partita la fase del “Britannia 2”! Le banche internazionali e i fondi speculativi hanno ottenuto il disco verde per una nuova avanzata, per dare la caccia a nuove imprese da fagocitare e ai 140 miliardi di risparmio nazionale, e si preparano a fare bottino con la privatizzazione delle pensioni.
È la prima volta, nella storia della Banca d’Italia, che il governatore non è stato scelto tra i suoi membri più rappresentativi, ma è stato direttamente catapultato, con grande fanfara, dalla centrale delle finanza internazionale, dalla Goldman Sachs. Perché?
Chi cerca una risposta nelle beghe interne italiane non capirà niente e in cambio invece riceverà in regalo un pacchetto ben confezionato di manipolazioni.
Draghi rappresenta un atto di “guerra preventiva” nel campo strategico della crisi finanziaria.
Il sistema finanziario internazionale è in bancarotta. Le banche centrali hanno finora gestito in coordinazione tra loro la crisi, al servizio degli interessi della grande finanza privata. Ma questa gestione non basta più né potrà reggere gli sconvolgimenti che si prospettano nell’immediato futuro. La bolla speculativa è stata ingigantita a livelli inimmaginabili attraverso le speculazioni immobiliari e soprattutto quella dei prodotti derivati. Basti pensare che una sola banca americana, la JP Morgan Chase, ha ben oltre 50.000 miliardi di dollari in contratti derivati OTC, piu di 5 volte il PIL degli USA! L’economia reale sottostante è stata ovunque distrutta, a cominciare dal cosiddetto settore avanzato, cioè l’Europa e il Nordamerica. Ciò che si sta verificando è un vero e proprio crollo. Fenomeni come quello di LTCM possono ripresentarsi in ogni momento. La paralisi produttiva imposta dalle regole di Maastricht è la garanzia di un terremoto finanziario e bancario.
La grande finanza internazionale sa bene che, ferme restando le regole della grande speculazione e del liberismo, non ha via d’uscita dalla bancarotta, ma non vuole, ne può, cambiare rotta in quanto questo liberismo selvaggio è la sua anima, la sua essenza.
- QUESTO COMUNICATO ERA USCITO CIRCA UN ANNO E MEZZO PRIMA DELLO SCOPPIO DELLA GRANDE CRISI INTERNAZIONALE !
- LA GENTE NON HA SAPUTO, SOPRATTUTTO NON HA POTUTO INFORMARSI, ED ECCO PERCHE' RIPRENDIAMO IN QUESTO BLOG, SQUISITAMENTE LOCALE, TEMATICHE DI COSI' AMPIO INTERESSE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, E NON HA POTUTO VALUTARE LE SUE CLASSI POLITICHE, A LIVELLO SIA NAZIONALE CHE LOCALE !
- MA DOVETE SAPERE, CHE I POTERI FORTI, QUELLE DECISIONI CHE POI CI PASSANO, O TENTANO DI PASSARE SULLE NOSTRE TESTE NEI NOSTRI QUARTIERI, DERIVANO DA QUESTE DINAMICHE !
- DOBBIAMO IMPARARE A CONOSCERLE, DOPPIANO CAPIRE A QUALI LIVELLI INTERVENGONO NEGLI INTERESSI LOCALI, E A QUESTI LIVELLI DOBBIAMO INTERVENIRE, FARE INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DELLA GENTE, INIZIARE A MOBILITARCI, PERCHE' I POLITICI LOCALI NON POSSANO FARE IL LORO COMODO NEL PIU' FACILE OSSEQUIO A QUESTI POTERI FORTI !!!
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