domenica 7 febbraio 2010

Un'ala della scuola Montessori di viale Adriatico chiusa per problemi di staticità. I piccoli alunni della prima elementare trasferiti nella sala lettura. Mamme esasperate minacciano l'occupazione.

FONTE: http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100202170611

Il problema sarebbe tutto nei solai di una parte della scuola dell'infanzia ed elementare Montessori di viale Adriatico, dichiarata inagibile diversi mesi fa. Un problema di staticità dunque che ha costretto gli alunni della prima elementare ad affrontare la loro prima esperienza scolastica in una sala lettura, dove sulle pareti al posto di animaletti e lettere dell'alfabeto ci sono librerie. «Quando siamo venuti per iscrivere il bambino in questa scuola - racconta una mamma - abbiamo visto una bella struttura con il laboratorio di scienze, musica e un elenco di tante altre attività. Peccato però che i bambini non facciano proprio nulla di tutto ciò. Ma non è solo questo, sono mesi che i nostri bambini svolgono le lezioni nella biblioteca della scuola, un'aula per nulla adatta ad alunni della prima elementare. I banchi mi ricordano quelli di quando andavo a scuola io. Spesso poi le lezioni vengono interrotte da chi deve prendere i libri».

I bimbi della materna non vanno meglio. Vivono le loro ore scolastiche in una piccola sala «dove non ci si riesce neanche a muovere», racconta una mamma. Diverse le proteste dei genitori in questi mesi, che minacciano di occupare per protesta una parte dell'istituto. «Chiediamo solo che i nostri bambini non siano costretti a vivere in questo disagio fino alla fine dell'anno o, quantomeno, che si faccia una turnazione delle classi. La dirigente scolastica - riferiscono le mamme - ci ha sempre detto che i soldi per la messa in sicurezza dell'ala dichiarata inagibile ci sono e che i lavori sarebbero iniziati presto, ma ad oggi ancora non si è visto nulla».

In effetti i soldi ci sono, i lavori ancora no. «La Montessori è una scuola che ricade nella competenza della Regione - spiega il presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli - ma noi ci siamo comunque attivati sia per comprende bene la misura della criticità rilevata nello stabile sia per sollecitare i lavori di messa in sicurezza. 

In giunta si era anche valutato il trasferimento degli alunni in altri plessi scolastici ma i tecnici ci hanno rassicurato e dunque il trasferimento non è stato più necessario. 
Questo è quanto potevamo fare da un punto di vista di competenza istituzionale. Ma noi siamo andati oltre. Sono andato personalmente dal dirigente dell'ufficio tecnico della Regione - continua Bonelli - ed ho constatato che i fondi, oltre 400 mila euro, sono stati resi disponibili, il progetto mi risultava pronto, eppure i lavori non sono cominciati».

Sarebbe dunque legato a un problema burocratico il disagio che i 22 bambini della prima elementare della scuola Montessori e i bimbi che frequentano la scuola dell'infanzia, sono costretti a subire giorno dopo giorno nella loro prima vera esperienza scolastica. Un problema, quello della messa in sicurezza delle scuole che richiede non solo fondi immediati per svariate decine di milioni di euro ma che dovrebbe essere ridisegnato nelle competenze istituzionali, oggi divise in Comune, Provincia e Regione. Un ostacolo questo che significa mesi di attesa tra un bollo e una firma nei diversi uffici competenti. A discapito, ovviamente, dei più
piccoli.

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