Il Corriere propone un interessante articolo di Federico Fubini dal titolo "Retroscena. Il nervosismo di Geithner", segretario di Stato USA alle Finanze, "per l'esposizione delle banche americane. L'esame ai bond di Atene ed i dubbi degli istituti (bancari) USA".
Sottolineiamo alcuni elementi e dati interessanti che emergono dall'articolo:
- se la Grecia dichiarasse insolvenza alcune banche di Wall Street subirebbero perdite ingenti;
- solo nell'ultimo anno infatti, i DERIVATI (FAMIGERATA PAROLA, ORMAI !), che assicurano il debito ellenico, sono cresciuti da 39 a 76 miliardi di dollari (!), e molte di quelle polizze, che prevedono indennizzi in caso di fallimento del debitore, ossia dello Stato Greco, sono state vendute in privato dai grandi gruppi americani ai loro clienti !
- se, tra qualche mese (considerato ad esempio che ad aprile la Grecia deve trovar, entro aprile prossimo, rifinanziatori per ben 20 miliardi di euro di titoli in scadenza !) il governo ellenico alzasse bandiere bianca, e dunque dichiarasse sostanzialmente fallimento (il che pare purtroppo possibile ! in assenza di un salvataggio da parte del Fondo Monetario Internazionale o della Banca Europea), a Wall Street scatterebbero pagamenti a catena, e nessuno sa chi subirebbe le perdite finali, in quanto il mercato dei DERIVATI è troppo opaco per capire a chi tocca l'ultimo cerino in mano !
SOTTOLINEIMO ANCORA CHE FIMIT HA FATTO PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT SINO AL 30 GIUGNO 2008,
RICORDIAMO NUOVAMENTE CHE, QUALE PARTECIPANTE ALL'AZIONARIATO DEL FONDO FIMIT - SGR, COMPARE: "LBREP (Lehman Brothers Real Estate Partners", ossia Lehman Brothers CHE E' OGGI FALLITO, con riferimento a "III FIMIT S.a.r.l".
Dal succitato prospetto apprendiamo che "III FIMIT S.a.r.l" è una società a responsabilità limitata, DI DIRITTO LUSSEMBURGHESE (!!!), di cui non si sa molto, A PARTE IL FATTO CHE SEMBRAVA LEGATA A FILO DOPPIO A LEHMAN BROTHERS, CHE SAREBBE FALLITA !
Due domande ci emergono subito:
- MA CHE CI FACEVANO ENTI PREVIDENZIALI PUBBLICI COME INPDAP, ENPALS, INARCASSA, FONDAZIONE ENASARCO, DA CUI DIPENDE IL FUTURO DELLE NOSTRE PENSIONI (!!!), A FARE AFFARI CON UN FONDO LUSSEMBURGHESE LEGATO ALLA FALLITA LEHMAN BROTHERS ???
- E POI, se LBREP III (ossia LehmanBrothers Real Estate Partners) FIMIT Sarl è una società di diritto lussemburghese controllata da un fondo di investimento immobiliare riservato ad investitori istituzionali (e se parliamo di Lehman Brothers, ricordiamo che è falluta nel 2008 !), lo sanno tutti gli interessati che, la Società a responsabilità limitata, in sigla S.r.l. o Srl, appartiene alla categoria delle società di capitali, quindi risponde delle obbligazioni sociali solamente con il suo patrimonio (art. 2462 c.c.) ?
RICORDIAMO CHE L'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA (che potete trovare al seguente link: http://www.corriere.it/economia/09_luglio_24/ferrarella_giallo_busta_dimenticata_1d2ba266-781a-11de-96fb-00144f02aabc.shtml ), era relativo al singolare caso della busta con 45.000 euro IN CONTANTI dimenticata da Massimo Caputi, oggi Amministratore delegato proprio di FIMIT SGR, nella sua stanza d'albergo nell'Hotel di via Cusani a Milano.
RIPORTIAMO DI SEGUITO L'ARTICOLO DEL CORRIERE:
"Il giallo della busta con 45 mila euro"- Una cameriera l'ha trovata, dimenticata all'hotel di via Cusani: così è partita l’inchiesta su un manager
MILANO— Mai dimenticare una busta in hotel. Specialmente se, dentro, ci sono 45.000 euro in contanti. Magari una cameriera la trova e il direttore dell’hotel di via Cusani a Milano chiama i carabinieri.
Magari la Procura, insospettita dal fatto che a scordare la busta gonfia di banconote sia l’amministratore di una società che gestisce fondi immobiliari per un patrimonio di oltre 1,7 miliardi, lo indaga per l’ipotesi di riciclaggio, che consente intercettazioni.
E magari al telefono capita d’ascoltare che il tal fondo immobiliare, quotato in Borsa, sarebbe «in default di cassa», benché in Borsa nessuno lo dica ai risparmiatori.
E’ così che per le ipotesi di reato di riciclaggio, di aggiotaggio, e di ostacolo all’attività di controllo di Consob e Bankitalia «fino a giugno 2009», si ritrova indagato Massimo Caputi, ex n.1 di Sviluppo Italia e oggi amministratore delegato di Zero sgr e di Fimit, società di gestione del risparmio (sgr) di cui sono soci gli enti previdenziali Inpdap, Enasarco, Enpals e Inarcassa, e che gestisce tre fondi immobiliari quotati in Borsa (Alpha, Beta e Delta) e altri riservati a investitori qualificati (Gamma, Sigma, Omicron Plus, Theta, Eta, Tau, Omega, Omicron Sviluppo e Senior). Per la difesa, i 45.000 euro scordati nella camera 302 dell’hotel il 7 maggio 2008 erano solo la liquidità necessaria a Caputi per pagare i fattori che gli curano una tenuta agricola nel Centro Italia. Ma più delicato è ormai il resto dell’inchiesta, tutto ancora da tarare perché fondato su mesi di intercettazioni, dove per definizione il gergo del parlato o il tono stesso della voce possono trasmettere impressioni suggestive ma magari smentite dalle carte ora acquisite dal pm Luigi Orsi in una perquisizione.
L’ha motivata il fatto che dagli ascolti «emerga che il fondo Alpha presenterebbe un forte default di cassa, cosa ripetutamente affermata dai responsabili dell’ufficio legale e del settore finanza di Fimit parlando con diversi interlocutori, criticità che lo stesso Caputi afferma di conoscere».
In «situazione parimenti critica verserebbe il fondo Beta, se è vero ciò che Caputi riferisce all’immobiliarista Alfio Marchini » ( il fondo Beta va in closing nel 2009...signori guardate qui se continuiamo così noi andiamo in default ), o quanto risponde a chi gli chiede a che punto sia su Beta ( nessun punto...nel senso che stiamo tentando disperatamente di vendere gli immobili... ).
Pure il fondo Delta pare, «contravvenendo alle regole, aver investito troppo in un unico cespite».
Il fondo Gamma «risulta particolarmente indebitato, se è vero » ciò che «il direttore strategia e sviluppo di Fimit» dice all’ufficio legale ( Gamma non c’ha i soldi ).
Luigi Ferrarella - 24 luglio 2009
ALLORA, RICAPITOLANDO CON LE PAROLE DELL'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA E CON GLI ESTRATTI DALLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE IN ESSO PUBBLICATI:- "il fondo Alpha presenterebbe un forte default di cassa, cosa ripetutamente affermata dai responsabili dell’ufficio legale e del settore finanza di Fimit parlando con diversi interlocutori, criticità che lo stesso Caputi afferma di conoscere», come emerge dalle intercettazioni telefoniche;
- In «situazione parimenti critica verserebbe il fondo Beta, se è vero ciò che Caputi riferisce (in un'altra intercettazione) all’immobiliarista Alfio Marchini » ( il fondo Beta va in closing nel 2009...signori guardate qui se continuiamo così noi andiamo in default ), o quanto risponde a chi gli chiede a che punto sia su Beta ( nessun punto...nel senso che stiamo tentando disperatamente di vendere gli immobili... );
- Pure il fondo Delta pare, «contravvenendo alle regole, aver investito troppo in un unico cespite»;
- Il fondo Gamma «risulta particolarmente indebitato, se è vero » ciò che «il direttore strategia e sviluppo di Fimit» dice all’ufficio legale ( Gamma non c’ha i soldi ),
- E IL FONDO ETA, A CUI E' FINITA PORTA DI ROMA, CI CHIEDIAMO A QUESTO PUNTO NOI, COME STA MESSO ? CERTO CHE SE STESSE BENE A QUESTO PUNTO STAREBBE L'UNICO AD ESSERE MESSO BENE DI TUTTI I SUOI MALANDATI FRATELLI !
- E ancora, se come segnala sopra il Corriere della Sera il Fondo ETA era riservato ad "investitori qualificati", che ci fanno qui i futuri acquirenti degli appartamenti di Porta di Roma, che investitori qualificati CERTO NON SONO, e che sono finiti a trovarsi in un meccanismo molto più grande di loro ?
Insomma, vista la situazione di FIMIT - SGR, "dismessa" da Unicredit nel giugno 2008, visti i legami con la fallita Lehman Brothers, la cui società di diitto lussemburghese III FIMIT S.a.r.l. ne deteneva ben il 18%, considerato che tale società a responsabilità limitata appartiene alla categoria delle società di capitali, che rispondono delle obbligazioni sociali solamente con il suo patrimonio (art. 2462 c.c.), una domanda emerge in conclusione con forza alla nostra attenzione:
non è che anche il bandolo di questa matassa sta chiuso in qualche derivato a sua volta che sò chiuso, anzi molto chiuso, anzi ben nascosto in qualche banca, magari americana, ma anche italiana ?
COMUNICHIAMO CHE, VISTA LA DELICATEZZA DEL TEMA, SIAMO DISPONIBILI A RECEPIRE E PUBBLICARE IN QUESTA SEDE QUALSIASI PRECISAZIONE O ELEMENTO, O INFORMAZIONE, CHE CHIUNQUE, TITOLATO A FARLO, VOGLIA INVIARCI ALL'INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA INDICATO QUI A DESTRA.
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