martedì 7 settembre 2010

Addio prestiti e mutui: c'è la crisi e le richieste delle famiglie crollano. Come penserà il Gruppo Mezzaroma ancora di riuscire a vendere gli appartamenti di Rione Rinascimento terzo ?

FONTI:
http://www.ditascanostra.it/2010/addio-prestiti-e-mutui-c%E2%80%99e-la-crisi-e-le-richieste-delle-famiglie-crollano
http://tuttosulmutuo.blogspot.com/2010/09/addio-prestiti-e-mutui-ce-la-crisi-e-le.html
Addio prestiti e mutui: c'è la crisi e le richieste delle famiglie crollano. 

La crisi finanziaria sta lasciando i suoi segni anche sul settore dei
prestiti, almeno in Italia: i primi sei mesi del 2010 hanno infatti
registrato un calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2009, sulla
domanda di prestiti personali e prestiti finalizzati da parte delle
famiglie. È quanto emerge dal barometro Crif, società leader a livello
europeo nello sviluppo e nella gestione di sistemi di informazioni
creditizie. Entrando nei dettagli, nel solo mese di giugno da poco concluso,
la domanda dei prestiti in Italia è diminuita del 4% rispetto allo stesso
mese del 2009. Un dato da sottolineare, e se vogliamo un po' in
controtendenza, è invece la crescita complessiva dell'importo medio
richiesto: da 12.400 euro nel primo semestre 2009 verso una quota di 12.600
euro nello stesso periodo dell'anno 2010. Proprio questa situazione di
difficoltà rende ancora più significativa la necessità di valutare nel
modo migliore la scelta di un prestito affidandosi magari anche a un sistema
completo di confronto, che aiuta i consumatori a trovare l'offerta migliore
disponibile sul mercato e la più adatta alle esigenze di ognuno. Questo tipo
di confronto può essere effettuato ad esempio sul portale Supermoney, che
permette di comparare in modo gratuito, i prestiti personali tra le proposte
di 9 istituti di credito diverso.


FONTE: http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=6179166872960788584&postID=2070234467906969972  
Effetti della crisi sulle famiglie: è boom per le sospensioni dei mutui

"Sono più di 15 mila le famiglie che hanno scelto di sospendere il proprio mutuo tra febbraio e aprile attraverso il “piano famiglie”. Questa possibilità, nata in seguito a un accordo tra l’Abi e le associazioni dei consumatori, permette di non pagare la rata per almeno dodici mesi in caso di eventi particolarmente negativi come la perdita del lavoro, l’accesso alla cassa integrazione o un lutto. Nell’ultimo mese il valore dei mutui sospesi è più che raddoppiato, raggiungendo la cifra di 2,3 miliardi di euro complessivi. Grazie a questa sospensione ogni famiglia riesce a risparmiare in media 6.800 euro. Per poter accedere a questa misura anti-crisi è necessario aver acceso un mutuo di massimo 150 mila euro per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Abi, fino ad oggi hanno deciso di sospendere il proprio
mutuo soprattutto persone finite in cassa integrazione o in mobilità, in gran parte al Nord. In ogni caso l’accensione di un mutuo richiede in partenza un’attenta valutazione delle vario offerte. Per fare questo esistono siti Interenet specializzati, tipo Supermoney, che permettono di confrontare le varie offerte proposte dalle banche.
"


Come penserà il Gruppo Mezzaroma di riuscire ancora a vendere le centinaia di appartamenti che ha previsto a Rione Rinascimento terzo e che comunque si è già fatto in parte scontare a debito dalle banche ?

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