Roma, 3 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Raccoglie l'adesione del premio Nobel Rita Levi Montalcini l'appello di AKI-Adnkronos International per salvare Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per presunto adulterio dalle autorità di Teheran.
Alla scienziata e senatrice a vita è piaciuto molto lo slogan 'Fiori e non pietre!' scelto da AKI per una mobilitazione internazionale finalizzata  a fermare la condanna a morte di Sakineh, 43enne e madre di due figli,  la cui storia sta scuotendo l'intero pianeta.   
L'iniziativa di Aki raccoglie adesioni da parte di tutti gli schieramenti. Con il lancio di rose dal balcone del IV municipio di Roma,  in Piazza Sempione, rappresentanti politici italiani con le  associazioni dei dissidenti iraniani residenti in Italia, si sono uniti  per dire no alla lapidazione. Nel corso dell'iniziativa, promossa  dall'eurodeputato del Pdl Roberta Angelilli,  che ha consegnato un mazzo di rose rosse ai dissidenti fermandosi a  lungo a parlare con loro, una nuova gigantografia di Sakineh è stata  esposta su un palazzo istituzionale della capitale. E da domani, presso  il municipio IV, partirà la raccolta di firme per chiedere di salvare la vita a Sakineh.  All'iniziativa hanno aderito Sara De Angelis, presidente del II  municipio, Cristiano Bonelli, presidente del IV municipio, Jessica De  Napoli, vicepresidente della Commissione Pari opportunità del IV  municipio. Alla manifestazione hanno partecipato l'associazione  rifugiati politici iraniani residenti in Italia, l'associazione donne  democratiche iraniane e l'associazione Giovani iraniani residenti in  Italia. 

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