lunedì 1 febbraio 2010

DAL VERTICE DI DAVOS FORTI ALLARMI PER LA SITUAZIONE ECONOMICA DELL'EUROPA: LA BANCAROTTA DEGLI STATI NUOVA MINACCIA GLOBALE

Si è svolto nei giorni scorsi a DAVOS in Svizzera l'incontro economico più importante nel mondo, il World Economic Forum, alla presenza di economisti, capi di stato, banchieri, operatori dei mercati finanziari, e questa volta (DA:  http://www.corriere.it/economia/davos/27_gennaio_2009_sanatorio_davos_danilo_taino_24a12a0a-eca3-11dd-be73-00144f02aabc.shtml ):

Quasi 2500 partecipanti: ma il clima è triste e le idee sono poche. Il mondo malato al "Sanatorio Davos".Capi di governo, banchieri e industriali: responsabili della crisi, tentano di trovare una via per uscirne

 DAVOS (Svizzera) – «Le volpi sono tornate subito a fare la guardia al pollaio», considerava con ironia un economista brasiliano, martedì sera, appena arrivato al vertice di Davos che inizia mercoledì mattina. In effetti, è curioso osservare i quasi 2.500 partecipanti – più che in passato – cercare di salvare il mondo in quattro giorni dopo che molti di loro hanno passato anni a dare un contributo per metterlo in crisi. Di volpi ne correranno parecchie, fino a domenica, tra le montagne di Grigioni, nel paesino dei sanatori raccontati da Thomas Mann nella Montagna Incantata.
QUALCHE LETTORE SI CHIEDERA':
ma che c'entra tutto questo con il Quartiere Talenti di Roma ? C'entra, c'entra, caro amico. Se le economie dell'Europa vanno in crisi sempre più profonda, e da questa crisi non riescono ad uscire in tempi accettabili, saranno momenti grigi per tutti in Europa, e gli Stati avranno sempre meno risorse da destinare agli enti locali, nel nostro caso il Comune di Roma!

Sui risultati del summit vi proponiamo due ampi servizi da:
  • Corriere della Sera di sabato 30 gennaio 2010;
  • Repubblica di domenica 31 gennaio 2010.

Anzitutto ecco il CORRIERE DELLA SERA, con l'articolo dal titolo (cliccateci sopra): 
"Atene e il rischio debito in Europa". La paura: i leader europei vogliono prevenire il contagio, non premiare con un salvataggio i Greci (il cui governo ha truccato i conti degli ultimi anni !), ma neanche mettere a rischio Eurolandia".

ALCUNI DATI CHE BALZANO ALL'ATTENZIONE:
  • da giorni gli interessi effettivi sui titoli del Tesoro di Atene in scadenza nel 2009 devono aggirarsi  intorno al 9%, per trovare compratori;
  • a maggio, con tutti i titoli in scadenza, non è escluso il rischio di una crisi di liquidità, nella quale la stessa spesa quotidiana della macchina statale greca diverrebbe un problema;
  • nell'area dell'Euro non esiste una procedura perchè un paese rinvii o  ripudi del tutto le sue promesse  di pagmento, non esiste senza il rischio che quel paese abbandoni di fatto l'area euro e soprattutto che il contagio possa estendersi ad altri paesi;
  • qualora "cadesse" Atene secondo varie fonti di mercato vengono segnalati Lisbona ed il Portogallo come prossima "preda", quindi Madrid e la Spagna, e poi più staccate Irlanda ed Italia !
  • Una delle ipotesi che si fanno per salvare l'economia greca, o almeno consentirle di consoildarsi nel medio periodo, è che la Banca Europea degli Investimenti compri addirittura i porti greci, che diverrebbero infrastrutture dell'Unione Europea, in cambio dei miliardi che servono disperatamente a Atene !!
  • Niente di tutto questo può tuttavia bastare, conclude l'articolo, in questo 2010 post-recessione in cui i grandi governi inonderanno il mondo con richieste di prestiti per i loro conti in rosso !!!
Veniamo quindi alla Repubblica di domenica 31 gennaio 2010, con l'inchiesta di Federico Rampini dal titolo (cliccateci sopra) :  
"Dalla Spagna ai Baltici, ora l'effetto domino spaventa Eurolandia. La bancarotta degli stati nuova minaccia globale" (!!!)
Questo articolo potete anche leggerlo su La Repubblica on line, con altre interessanti informazioni, al link:
http://www.repubblica.it/economia/2010/01/31/news/tra_pigs_e_paesi_baltici_eurolandia_teme_l_effetto_domino-2137629/
SEGNALIAMO ANCORA UNA VOLTA ALCUNI DATI RILEVANTI:
  •  Il senso di panico indotto dalla crisi greca e dalla non buona situazione finanziaria portohese è accresciuto da un giallo, una voce poi smentita, secondo cui la Cina avrebbe rifiutato un salvagente finanziario ad Atene; 
  • il Governo greco, dopo aver collocato titoli per 6 miliardi di euro ad un tasso intorno al 9%, che vorrà dire svenarsi nei prossimi mesi per pagarne gli interessi, si è trovato di lì a poche ore davanti alla svendita in massa di suoi titoli, un segnale tremendo in vista degli appuntamenti che attendono Atene in primavera;
  • manovre speculative mosse da interessi potenti -e c'è da crederci- avrebbero nel mirino dopo Atene bersagli più grossi, Portogallo, Spagna ed infine Italia !
  • La volatilità dei bond (obbligazioni e titoli di Stato) in questo momento somiglia pericolosamente a quella dell'estate 2007, quando si avvertirono i primi segnali della grande crisi !
  • Al World Economic Forum di Davos prima si sono sentite voci che assicuravano un intervento solidale dell'Unione Europea a fianco della Grecia, Barroso e Zapatero, ma poi dal ministro dell'Economica tedesco Bruederle è arrivato uno stop BRUTALE: "I Greci risolvano i loro problemi", ha detto il ministro, "non sta acerto al contribuente tedesco o francese  farsene carico". Si tratta certamente di un atto di egoismo, ma le motivazioni politiche sono comprensibili. I leader tedeschi osservano quel che accade in America: un'ondata populista contro Barack Obama, accusato di aver dissanguato le finanze pubbliche per aiutare Wall Street !!!
 ED IN QUESTA SITUAZIONE AI LIMITI DEL DRAMMATICO:
  • POSSIBILE CHE I NOSTRI POLITICI PENSINO CHE DI FRONTE ALL'ACUTIZZARSI DELLA CRISI DEBBANO ANCORA VENIRE PRIMA I POTERI FORTI DELLE BANCHE E DEL MONDO DELL'EDILIZIA, E POI I CITTADINI CON LE LORO NECESSITA' ? 
  •  POSSIBILE CHE QUALCUNO PENSI  ANCORA -come avvenuto nel caso Porta di Roma / FIMIT SGR, CHE SI DEBBANO TROVARE FONDI PUBBLICI, IN QUESTO CASO QUELLI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI, PER SALVARE I "PALAZZINARI ROMANI" IN CRISI ????

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