domenica 30 maggio 2010

PORTA DI ROMA: PARLA L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIMIT SGR MASSIMO CAPUTI


Dal 15 al 18 aprile 2010 la FIMIT SGR organizza nella prestigiosa sede di Casal Monastero, a Castelnuovo Berardenga (Siena), un convegno ( http://www.seminariofimit.it/ ), per illustrare ai grandi investitori esteri dell'ambito immobiliare, che come dice la giornalista Finocchi-Mahne- hanno segnalato una mancanza di trasparenza nel settore immobiliare, quelle che dovrebbero essere le prospettive nel settore dei fondi immobiliari.
Un percorso accidentato quello della FIMIT SGR, che:
-dopo la sua dipartita nel giugno 2008 dall'originaria sede all'interno di UNICREDIT, ove probabilmente era già incorporarata la dipendenza dalla fallita Lehman Brothers, che ne detiene ancor oggi il 18% delle azioni;
-sino alla dipendenza dagli enti previdenziali privatizzati, che l' ha portata ad avere rapporti stretti con grandi palazzinari romani (vedi: http://www.corriere.it/economia/09_lu... );
- vorrebbe oggi approdare, dopo il rifiuto di Pirelli-Real Estate (vedi: http://tg-talenti.blogspot.com/2010/0... ), ad un rifugio sicuro, magari in grandi investitori esteri, ad esempio i fondi sovrani dell'Estremo Oriente.
Quello della trasparenza e della corretta comunicazione appare un'esigenza fondamentale, tanto che l'Amministratore delegato di FIMIT SGR Massimo Caputi si concede ad una lunga intervista (vedi: http://www.fimit.it/_sef/Video_interv... ).
Il video appare di notevole interesse, nel ricostruire la progressiva formazione della grande bolla del mercato immobiliare, sino alla gravissima crisi dei Subprime, a cui gli stessi equilibri finanziari della stessa FIMIT SGR appaiono ancora vicinissimi. La società aveva infatti tenuto a lungo in secondo piano la presenza nel suo azionariato di un 18% detenuto dalla fallita Lehman Brother, imperniato in una Società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese, LBREP IIII, a suo tempo definita in una intervista di Caputi al Corriere della Sera del 27 novembre 2009: "uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers", società che è a tutt' oggi socio FIMIT con il 18% (vedi:
http://archiviostorico.corriere.it/20... ), mentre in un articolo del Sole 24ore del 13 marzo 2010 veniva ammesso che nelle prossime settimane questa quota di FIMIT SGR (18%) ancora detenuta dalla fallita Lehman Brothers sarebbe potuta finalmente passare di mano(vedi:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOn... ).
Ma questo passaggio a tutt'oggi non è avvenuto, e per quanti noto FIMIT SGR resta ancora legata alla fallita Lehman Brothers !
Proprio nell'affrontare alcuni fra i temi più delicati il video rivela aspetti problematici che lo stesso Caputi non riesce ad illuminare efficacemente, pur in un momento così delicato per la sua struttura, di seguito brevemente riepilogati (ma vedetevi il video !):
- un esordio poco felice: "lei ha un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti", come se in realtà lui ottimista lo fosse ben poco, ed infatti poi aggiunge "nessuno ha una palla di vetro e non si sa se la crisi sia davvero passata";
-ancora: "nei 10 anni passati, con il cosiddetto effetto leva, cioè montando debito su debito, si sono fatti investimenti nel settore immobiliare assolutamente spropositati", senti chi parla !;
-poi: una perla, quando dichiara che sul mercato è arrivato un afflusso enorme di immobili, che ha creato anche una domanda, dall'altra parte": ma come fa l'offerta a creare domanda ? Caso mai è l'eccessiva offerta a ridurre il valore a cui la domanda acquisisce i beni !!!
-Infine Caputi trascura di ricordare la vicenda delle intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate dal Corriere della Sera (24 luglio 2009), l'inchiesta in corso della Procura di Milano, vicende che hanno suscitato perplessità negli investitori sia italiani, che esteri.
-Infine la vicenda di Porta di Roma, ove migliaia di cittadini, titolari di gravosi mutui a 30 anni, e futuri acquirenti della Lamaro-fratelli Toti, si sono trovati ad essere trasferiti a FIMIT SGR, senza esserne stati adeguatamente informati, e devono ora assistere con preoccupazione ad una situazione in cui, come ha segnalato Banca d'Italia dopo un'ispezione dei mesi scorsi, la FIMIT, sarebbe esposta a«un rilevante rischio strategico per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi,
vedi: "Dal 15 al 18 aprile 2010 la FIMIT SGR organizza nella prestigiosa sede di Casal Monastero, a Castelnuovo Berardenga (Siena), un convegno ( http://www.seminariofimit.it/ ), per illustrare ai grandi investitori esteri dell'ambito immobiliare, che come dice la giornalista Finocchi-Mahne- hanno segnalato una mancanza di trasparenza nel settore immobiliare, quelle che dovrebbero essere le prospettive nel settore dei fondi immobiliari.
Un percorso accidentato quello della FIMIT SGR, che:
-dopo la sua dipartita nel giugno 2008 dall'originaria sede all'interno di UNICREDIT, ove probabilmente era già incorporarata la dipendenza dalla fallita Lehman Brothers, che ne detiene ancor oggi il 18% delle azioni;
-sino alla dipendenza dagli enti previdenziali privatizzati, che l' ha portata ad avere rapporti stretti con grandi palazzinari romani (vedi: http://www.corriere.it/economia/09_lu... );
- vorrebbe oggi approdare, dopo il rifiuto di Pirelli-Real Estate (vedi: http://tg-talenti.blogspot.com/2010/0... ), ad un rifugio sicuro, magari in grandi investitori esteri, ad esempio i fondi sovrani dell'Estremo Oriente.
Quello della trasparenza e della corretta comunicazione appare un'esigenza fondamentale, tanto che l'Amministratore delegato di FIMIT SGR Massimo Caputi si concede ad una lunga intervista (vedi: http://www.fimit.it/_sef/Video_interv... ).
Il video appare di notevole interesse, nel ricostruire la progressiva formazione della grande bolla del mercato immobiliare, sino alla gravissima crisi dei Subprime, a cui gli stessi equilibri finanziari della stessa FIMIT SGR appaiono ancora vicinissimi. La società aveva infatti tenuto a lungo in secondo piano la presenza nel suo azionariato di un 18% detenuto dalla fallita Lehman Brother, imperniato in una Società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese, LBREP IIII, a suo tempo definita in una intervista di Caputi al Corriere della Sera del 27 novembre 2009: "uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers", società che è a tutt' oggi socio FIMIT con il 18% (vedi:
http://archiviostorico.corriere.it/20... ), mentre in un articolo del Sole 24ore del 13 marzo 2010 veniva ammesso che nelle prossime settimane questa quota di FIMIT SGR (18%) ancora detenuta dalla fallita Lehman Brothers sarebbe potuta finalmente passare di mano(vedi:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOn... ).
Ma questo passaggio a tutt'oggi non è avvenuto, e per quanti noto FIMIT SGR resta ancora legata alla fallita Lehman Brothers !
Proprio nell'affrontare alcuni fra i temi più delicati il video rivela aspetti problematici che lo stesso Caputi non riesce ad illuminare efficacemente, pur in un momento così delicato per la sua struttura, di seguito brevemente riepilogati (ma vedetevi il video !):
- un esordio poco felice: "lei ha un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti", come se in realtà lui ottimista lo fosse ben poco, ed infatti poi aggiunge "nessuno ha una palla di vetro e non si sa se la crisi sia davvero passata";
-ancora: "nei 10 anni passati, con il cosiddetto effetto leva, cioè montando debito su debito, si sono fatti investimenti nel settore immobiliare assolutamente spropositati", senti chi parla !;
-poi: una perla, quando dichiara che sul mercato è arrivato un afflusso enorme di immobili, che ha creato anche una domanda, dall'altra parte": ma come fa l'offerta a creare domanda ? Caso mai è l'eccessiva offerta a ridurre il valore a cui la domanda acquisisce i beni !!!
-Infine Caputi trascura di ricordare la vicenda delle intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate dal Corriere della Sera (24 luglio 2009), l'inchiesta in corso della Procura di Milano, vicende che hanno suscitato perplessità negli investitori sia italiani, che esteri.
-Infine la vicenda di Porta di Roma, ove migliaia di cittadini, titolari di gravosi mutui a 30 anni, e futuri acquirenti della Lamaro-fratelli Toti, si sono trovati ad essere trasferiti a FIMIT SGR, senza esserne stati adeguatamente informati, e devono ora assistere con preoccupazione ad una situazione in cui, come ha segnalato Banca d'Italia dopo un'ispezione dei mesi scorsi, la FIMIT, sarebbe esposta a«un rilevante rischio strategico per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi,
vedi: "http://tg-talenti.blogspot.com/2010/05/proposito-dellispezione-effettuata-da.html

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