REAL ESTATE LA RINUNCIA PRIMA DEL TEMPO ALLA PRESIDENZA DI FEIDOS Immobiliare, al ballo del mattone Caputi fa un altro passo indietro. L' attività di consulenza scompare dallo statuto della società
Dopo lo stop all' integrazione della sua Fimit Sgr con Pirelli Real Estate, l' uscita dal consiglio d' amministrazione di Acea, dov' era entrato su indicazione di Francesco Gaetano Caltagirone, e la vendita di Zero Sgr alla cordata di Vittorio Casale, il finanziere del mattone Massimo Caputi fa un altro passo indietro. Questa volta più significativo perché ha deciso di lasciare la presidenza della holding Feidos, da lui controllata e fondata nel 2006, in netto anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo mandato: la notizia è contenuta nel verbale dell' assemblea straordinaria e ordinaria di Feidos che è stata convocata qualche giorno fa a Roma. Prima della discussione, infatti, il presidente «anticipa all' assemblea che in occasione dell' assemblea (che approverà il bilancio 2009, ndr ) rassegnerà le dimissioni dalla propria carica». Nel consiglio d' amministrazione di Feidos, che aveva provveduto alla nomina dei propri membri lo scorso settembre, ratificando le deleghe nel novembre successivo, oltre Caputi figurano Alessandra Patera, che svolge funzione di amministratore delegato, e il direttore generale Antonino Errigo: il capitale sociale, pari a 1,5 milioni di euro, è ripartito per 1,245 milioni intestati a Caputi, 75 mila euro alla Patera, 30 mila euro alla Svep srl, 75 mila euro a Errigo e i restanti 75 mila euro a Paolo Scordino. Contestualmente, l' assemblea di Feidos ha modificato radicalmente lo statuto della società, indicandone l' attività con funzione precipua di holding finanziaria nella «acquisizione, gestione, cessione di partecipazioni al capitale di altre imprese, rappresentate o no da titoli, nonché di diritti a esse inerenti». Scompare così dall' oggetto sociale ogni riferimento, contenuto nel vecchio statuto, alla «consulenza nel comparto immobiliare e mobiliare», alla «consulenza e assistenza per operazioni di sviluppo, gestione e collocamento sul mercato di prodotti mobiliari e immobiliari anche di natura finanziaria» e «all' assistenza in ordine alla compravendita, alla locazione o all' affitto di beni mobili e immobili». Feidos, che tramite l' 88,34% di Ifim controlla il 17% circa di Fimit Sgr attiva nei fondi immobiliari (la cui governance è stata recentemente oggetto di appunti da parte della Banca d' Italia), svolge funzioni di global advisory per i patrimoni immobiliari di investitori istituzionali (tra cui Intesa e Unicredit) e di consulenza strategica nella valorizzazione del real estate (Enel e Fonsai tra i clienti), attività che nel 2008 hanno generato ricavi complessivi per 6,8 milioni di euro. Andrea Giacobino
Foto: Massimo Caputi
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