Ebbene, ora lo ha ammesso finalmente lo stesso fondo FIMIT SGR, che annuncia il suo riassetto con il passaggio di mano della "quota di Lehman Brothers, la banca finita in default nella quale la Sgr immobiliare possedeva circa un 18% dell'azionariato".
VEDI AL LINK: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Norme%20e%20Tributi/2009/casse-previdenza-bilanci/enasarco/2010/03/13/15_D.shtml?uuid=ea99740a-2e6b-11df-aab2-c7ba47dedd35&DocRulesView=Libero
RIPORTIAMO L'ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE:
Riassetto in vista nell'azionariato di Fimit. Nelle prossime settimane potrebbe, probabilmente, passare di mano la quota di Lehman Brothers, la banca finita in default nella quale la Sgr immobiliare possedeva circa un 18% dell'azionariato.
Attualmente la compagine di Fimit è suddivisa tra il management, cioè l'amministratore delegato Massimo Caputi, e alcune delle maggiori casse previdenziali italiane: cioè Enasarco, Inarcassa, Enpals e Inpdap.
Ma chi potrebbe acqusire la quota di Lehman Brothers? Secondo le indiscrezioni potrebbe essere lo stesso Caputi che, subito dopo, potrebbe cedere parte del sostanzioso pacchetto accumulato a qualche grande asset manager europeo oppure a un fondo sovrano.
- (MA CHI E' QUESTO CAPUTI, PAPERONE ?
- E DA DOVE LI TIREREBBE FUORI I SOLDI PER ACQUISTARE LA QUOTA DI LEHMAN BROTHER ?
- TENETE PRESENTE CHE, VALENDO NOMINALMENTE I FONDI DIPENDENTI DA FIMIT SGR CIRCA 9 MILIARDI, QUESTA QUOTA DI QUASI IL 20% DOVREBBE VALERE CIRCA 1,8 MILIARDI DI EURO !)
Caputi, già nell'ultimo anno, ha intavolato relazioni con alcuni colossi finanziari dell'area asiatica: come con Gic, la Singapore Investment Corporation che ha acquisito nel settembre scorso tutte le quote del Fondo Omicron Plus in possesso di UniCredit, residue del primo apporto (per circa 80 milioni di euro) ed ha anche opzionato le quote del secondo apporto UniCredit (per 160 milioni).
Sul mercato, ormai da mesi, si susseguono indiscrezioni su un possibile riassetto di Fimit. E non sarebbe soltanto la quota di Lehman Brothers da collocare a spingere in questa direzione.
Nel mese scorso, dopo un lungo periodo di trattativa, è infatti fallito il possibile matrimonio tra Fimit e Pirelli Real Estate: un'unione archiviata a causa delle troppe dificoltà postesi sul cammino. Da una parte il passo indietro delle casse di previdenza (Enasarco, Inarcassa, Enpals, Inpdap) socie di Fimit che avrebbero evidenziato un certo scetticismo a un'unione con una Pirelli Re in fase di ristrutturazione, anche in virtù della moral suasion del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Dall'altra ci sono stati i dubbi di Pirelli stessa e il nodo dei concambi. Inoltre sulla Fimit Sgr pesano le constatazioni di Bankitalia dopo l'ispezione effettuata nei mesi scorsi: la Sgr immobiliare sarebbe infatti esposta a «un rilevante rischio strategico» per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi. Ma i rilievi sono anche sulla governance. Ecco, dunque, un altro motivo per il quale non si fermano le indiscrezioni che vedrebbero Fimit al centro di un risiko tra le Sgr immobiliari.
C.Fe.Sabato 13 Marzo 2010
- L'ULTIMO "CONIGLIO DA TIRARE FUORI DAL CILINDRO" PER RITIRARE UN PO' SU LE VICENDE DI FIMIT SGR E' DUNQUE IL RICORSO ALL'INTERVENTO FINANZIARIO DEI FONDI DI INVESTIMENTO SOVRANI ......
- E, IN TUTTA QUESTA SITUAZIONE, LO STIMATO GIORNALISTA GIULIANO LONGO, CON UN SUO ARTICOLO SU 5 GIORNI CHE PUBBLICHIAMO QUI SOPRA, VORREBBE CONVINCERCI CHE I PROBLEMI DI PORTA DI ROMA SAREBBERO SOLO Il SEMAFORO IN VIA CARMELO BENE, OPPURE LA COLLOCAZIONE DEI CASSONETTI SULLA POSTA CICLABILE NEI PRESSI DI VIA ADOLFO CELI.....
vedi:
http://tg-talenti.blogspot.com/2010/01/lo-sanno-i-futuri-acquirenti-di.html
E a quanto pare il fondo immobiliare FIMIT SGR i suoi problemi deve continuare ad averli, se -come ci informa il sempre informatissimo Sole 24 ore, ora sta tentando di di fare ricorso addirittura ai soldi dei fondi sovrani dell'Estremo Oriente per raddrizzare la situazione.....
L'articolo su 5 giorni si conclude con un vero appello strappalacrime, quando sottolinea che "i costruttori vorrebbero che si parlasse anche della loro disponibilità nei confronti delle esigenze dei cittadini e della collettività..."
A QUESTO PROPOSITO NON ABBIAMO OSSERVAZIONI DA FARE, MA IN PROPOSITO LA GENTE DI PORTA DI ROMA LA PENSAVA ABBASTANZA DIFFERENTEMENTE, RIPUBBLICHIAMO SOLO UN ARTICOLO DELLA VOCE DEL MUNICIPIO CHE E' ABBASTANZA ELOQUENTE IN PROPOSITO !
Cari costruttori:
per anni non avete rispettato le regole,vi siete comportati come vi aggradava, avete tenuto in nessun conto le esigenze ed i problemi della gente nei quartieri che avevate invaso con i vostri cantieri, avete trascurato le esigenze delle famiglie che si andavano stanziando nei vostri nuovi palazzi, pagati a caro prezzo e spesso con mutui trentennali da vera "moderna galera", l'amministrazione Veltroni tutto questo ve lo ha consentito, ma almeno ora, non venite a piangere e a chiedere l' apprezzamento della gente nel momento in cui forse è proprio la crisi economica finalmente a BLOCCARE l'ulteriore insopportabile cementificazione delle nostre periferie !!!
ALCUNE ULTIME CONSIDERAZIONI-DOMANDE A PROPOSITO DEI VERI PROBLEMI DI PORTA DI ROMA, E DEI RAPPORTI FRA DI PORTA DI ROMA STESSA E FIMIT SGR:
- FIMIT SGR, sino al 30 giugno 2008, dipendeva da UNICREDIT. In data 30 giugno 2008, la Capogruppo cedeva l’intera quota (51,55%) detenuta nella controllata Fimit ad un gruppo di investitori istituzionali (IFIM, ENPALS, LBREP III FIMIT Sarl, ossia la fallita LEHMAN BROTHERS, e INARCASSA) al prezzo complessivo di 55,2 milioni con una plusvalenza a livello consolidato di 25,2 milioni".
POSSIBILE CHE UNA SOCIETA' CHE GESTIVA FONDI IMMOBILIARI PER UN PATRIMONIO DICHIARATO DI OLTRE 1.7 MILIARDI (Vedi citato articolo del Corriere della Sera del 24 luglio 2009, al link: http://www.corriere.it/economia/09_luglio_24/ferrarella_giallo_busta_dimenticata_1d2ba266-781a-11de-96fb-00144f02aabc.shtml ), - VENISSE VENDUTA PER SOLI 55.2 MILIONI DI EURO ? (vedi: http://tg-talenti.blogspot.com/2010/02/la-cessione-di-fimit-sgr-da-parte-di.html )
- Perchè ora l'amministratore delegato di FIMIT SGR è uscito allo scoperto, ammettendo che la quota detenuta dalla LBREP III FIMIT Sarl,era in capite alla FALLITA LEHMAN BROTHERS (leggetevi l'articolo del Sole 24 Ore del 13 marzo 2010 di cui abbiamo riprodotto qui sopra a destra il file-immagine ed il link)?
- Non ricorda lo stesso Massimo Caputi che, in altro articolo del Corriere della Sera del 27 novembre 2009, dal titolo "Real Estate Massimo Caputi e il boom della FIMIT (presto unita a Pirelli", IN REALTA' UNITA A PIRELLO NON LO E' STATA, PERCHE' TRONCHETTI-PROVERA ALLA FINE HA DETTO UN FORTE NO !!!, "Nel business del Re del Re" (qui riprodotto) veniva riportato, su sue dichiarazioni che: "Butterfly è anche il nome in codice di un nuovo progetto di Caputi, cioè una piattaforma internazionale d' investimenti nel settore del real estate, che vede coinvolto L(elhman) B(rother) R( eal) E(estate) p(artners) III, uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers (UN TEMPO QUANDO ?), e tutt' oggi socio di Fimit con il 18%. Feidos è il centro nevralgico dell' incessante attività di Caputi nel real estate" ?
- RICORDIAMO AI LETTORI CHE, al termine della lettura di un articolo che sembra essere stato notevolmente influenzato dalle partecipazioni azionarie presenti nel Corriere ci eravamo già fatti due altre domande ( http://tg-talenti.blogspot.com/2010/02/la-cessione-di-fimit-sgr-da-parte-di.html):
E CHE SIA PARIMENTI SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA ANCHE LA BUTTERFLY AM, ALTRO CAPOSALDO DELLA GALASSIA FIMIT-SGR DI MASSIMO CAPUTI ?
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