martedì 18 maggio 2010

A PROPOSITO DELL'INCREDIBILE VORAGINE DI CONTRATTI DERIVATI IN CUI LA EX GIUNTA VELTRONI HA PRECIPITATO IL COMUNE DI NROMA RIPUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIGENE E FEDERCONSUMATORI


Antigene                                                                                                     FEDERCONSUMATORI
Associazione nazionale dei dipendenti                                              Federazione Nazionale  Consumatori e Utenti
    e utenti dei Servizi Pubblici Locali


Conferenza Stampa  - Via Palestro 11
Roma, 17 maggio 2010

Comunicato  del Presidente dell’Associazione Nazionale Antigene , Lidia Mazzola

Diniego di accesso agli atti sul debito  del  Comune di Roma alle Associazioni Nazionali di utenti e consumatori, Antigene e Federconsumatori : un silenzio che inquieta e offende  le coscienze dei cittadini chiamati a pagarne il conto.


Una pesantissima cappa di silenzio grava da tempo   sull’enorme debito del Comune di Roma ed  in particolare sulla rinegoziazione del debito “storico” e sugli ulteriori  debiti assunti con gli strumenti derivati  dal 2003 al 2008. Scarse e reticenti le dichiarazioni degli amministratori, pochissime le notizie a mezzo stampa, scarne  e contrastanti le cifre.

Eppure  il Campidoglio sembra piazzarsi  nettamente  in testa alla classifica dei Comuni   con i suoi  oltre 10 miliardi euro di debito di cui   6 miliardi di valore nozionale di strumenti derivati.

Ma è l’intera vicenda che  si sta sviluppando in modo abnorme. Vale quindi  la pena  di riassumerla per sommi capi:

al momento del suo insediamento il  Sindaco Alemanno lanciava ripetuti  allarmi sullo stato del bilancio del  Campidoglio  rilevandone  il  sostanziale dissesto;

giova ricordare che a giugno 2008 anche  la Ragioneria Generale dello Stato, nell’ambito della Relazione Conclusiva sulla situazione finanziaria del Comune di Roma , sosteneva:
“ Il calcolo del debito nominale o “contrattualizzato”, dai 6,951 miliardi a fine 2007, lievita
   a 8,151 miliardi “
ed  aggiungeva: 
“ La tendenza, a politiche invariate, evidenzia un netto peggioramento nel 2009 e  2010
  soprattutto per il maggior costo del debito”; 
per concludere che gli oneri per   interessi ammontanti a 467 milioni nel 2008 avrebbero raggiunto quota 633 milioni nel  2009 per arrivare nel 2010  a 689 milioni di euro. Una situazione, a parere della   Ragioneria Generale dello Stato, “fuor di controllo”;

lo stesso Sindaco Alemanno aveva affidato alla Lehman Brothers la verifica di congruità sulle operazioni in strumenti derivati in essere al Comune di Roma. Il rapporto  consegnato dalla Lehman Brothers a luglio 2008, secondo quanto riportato dal Sole24ore  del 17 settembre 2008 rilevava :
·        ” UBS è la controparte su cui si concentrano i maggiori  punti interrogativi in merito al tipo e alle finalità delle operazioni concluse””, suggerendo “una ridefinizione delle condizioni in riferimento alla posizione UBS in swap”;
·        “una documentazione carente sui contratti con Morgan Stanley e la mancanza di una vera esigenza di copertura del rischio”;
·         “nel caso di Banca  Opi, un pacchetto di soluzioni non tutte ugualmente utili;
·        con Dexia-Crediop, un allungamento dei mutui e swap al 2047, con un tasso fisso crescente con notevole spostamento futuro dell’onere del debito”.

Veniva quindi posta l’opportunità  di analizzare i contratti in essere per valutarne costi e rischi anche sul lungo periodo mentre l’allarme raggiungeva livelli tali che a giugno 2008  veniva riportata dalla stampa l’intenzione  del Sindaco Alemanno di procedere alla dichiarazione del dissesto finanziario attivando la procedura  prevista dal TUEL.

Ma, a questo punto la vicenda prende tutta  un’altra piega. In  fretta e furia, il 25 giugno 2008 con il  Decreto Legge n.112  vengono varate le disposizioni urgenti per Roma capitale che prevedono :
·        il commissariamento straordinario della situazione finanziaria  del Comune e delle società da esso partecipate, affidato  al Sindaco Alemanno;
·        la gestione, con bilancio separato rispetto alla gestione ordinaria di tutte le obbligazioni assunte alla data del 28 aprile 2008;
·        il piano di rientro entro il settembre 2008, ovvero entro altro termine indicato dal Presidente del Consiglio dei Ministri;
·        l’apertura di una apposita contabilità speciale per l’individuazione delle coperture finanziarie necessarie al ripiano;
·        l’inibizione alla procedura di deliberazione di dissesto per la durata del regime commissariale;
·        la proroga di sei mesi dei termini per l’approvazione del bilancio consuntivo 2007 e
preventivo 2008
·        l’anticipazione di 500 milioni di euro della Cassa Depositi e Prestiti  a valere sui
primi futuri trasferimenti statali.

Così, da questo momento in poi, le vicende del bilancio del Comune, indissolutamente legate aIl’enorme debito pregresso, si snodano  praticamente in deroga alla legislazione  vigente sui vincoli di contabilità pubblica e , camuffate  dallo speciale assetto di Roma Capitale , cominciano a tracciare un proprio specifico e surreale cammino.

Il 18 dicembre 2008, tramite uno stanziamento del Fondo Aree sottoutilizzate , il CIPE  per ripianare disavanzi anche di spesa corrente delibera un contributo annuo di 500 milioni di euro , a decorrere dall’anno 2010, riservato prioritariamente a Roma Capitale”.

Ma il fondo non trova copertura e in compenso con la legge finanziaria 2010, vengono attribuiti al Comune di Roma , quote di fondi appositamente creati mediante trasferimento di immobili del Ministero della  Difesa, con anticipazioni del Tesoro per 500 milioni di euro.

Intanto il bilancio preventivo   2010 non può essere approvato.  La data dell’approvazione viene rinviata alla nomina di un nuovo commissario, concomitante con l’approvazione del DDL di conversione del D.L. 2/2010  sulla finanza locale e con la manovra finanziaria di giugno.

Ma è di venerdì scorso l’appello accorato del Sindaco, che dopo aver annunciato sul sito del Comune la conferenza stampa  sul “bilancio alla svolta” , viste ancora una volta disattese le promesse   anticipazioni  dei fondi, sbotta: 
“ Dico all’opposizione di chiedere al governo di intervenire, anziché continuare a fare polemiche pretestuose su una situazione drammatica che loro stessi hanno lasciato”.

Che la situazione fosse drammatica, anche se incredibilmente silenziata dalla Giunta Capitolina,  dalla stampa e dalla stessa opposizione  ( che negli ultimi anni  non ci risulta aver mai chiesto un dibattito in aula né una riunione in commissione bilancio ) l’avevamo  capito da tempo. Adesso, dopo i tanti stop and go,  arriva anche la  conferma dal Sindaco.
Che  ci fosse una ferrea  consegna del silenzio l’abbiamo verificato e subìto in tutti questi mesi presso il Gabinetto del Sindaco, le segreterie del Ragioniere Generale e dell’Assessore al Bilancio che alla nostre sollecitazioni relative alla  richiesta di accesso agli atti sui contratti derivati hanno opposto   uno stralunato e palesemente imbarazzato  depistamento  e rimpallo di responsabilità tra una sede e l’altra, nel preavviso di una lettera di risposta mai pervenuta. Alla fine  l’unica  traccia che ne rimane , è la segnalazione , da parte del Vice Ragioniere Generale, sui costi delle fotocopie eventualmente richieste.

Non sfuggono alle nostre Associazioni di Utenti e Consumatori le difficoltà  e rischi  di un rilevante debito pubblico statale e locale , innestato su una crisi produttiva che rischia di destabilizzare  tutti i parametri di tenuta economica e sociale del paese. Ma proprio per questo  riteniamo che i cittadini che pagano il conto  delle Pubbliche Amministrazioni, debbano essere messi in condizione di sapere quanto, per che cosa e chi stanno pagando.
Decenni di “finanza creativa”, di cartolarizzioni finite nel nulla contabile, di esattori  truffaldini, di sprechi , di inefficienze, di clientele,  di corruttele mai adeguatamente controllati , corretti e repressi hanno eroso il patrimonio di fiducia spendibile della   pubblica  amministrazione.

Nel farci interpreti  di questo diffuso  sentimento , invitiamo il Sindaco di Roma  a non sottrarsi al dovuto rilascio degli atti richiesti. Glielo chiediamo nel suo stesso interesse, poiché una conoscenza partecipata e più approfondita sullo stato dell’indebitamento “storico”, può alleggerirlo di responsabilità non solo  a lui riconducibili e può concorrere a trovare, nella trasparenza,  soluzioni maggiormente motivate, efficaci  e  condivise.
D’altra parte, è questa la strada individuata da altri Comuni a cominciare dal Comune di Milano.

Qualora anche quest’ultimo invito risultasse disatteso , l’Associazione Nazionale Antigene, d’intesa con Federconsumatori ,  ha già deliberato il rinnovo del  procedimento di accesso agli atti  e tutte le iniziative conseguenti nel caso di recidivo diniego. Saranno redatti  contestualmente i dovuti  inviti al Presidente e ai membri della Commissione Consigliare sulla Trasparenza affinché atti dovuti a rappresentanze di interessi rilevanti e diffusi non siano ulteriormente negati e affinché tutti i bilanci dell’Ente, che da tempo dovrebbero essere pubblicati sul sito, non siano ulteriormente oscurati.

Sugli sviluppi della vicenda terremo costantemente informati i nostri associati e cercheremo di darne la più ampia comunicazione attraverso il nostro sito e lo sviluppo della rete di   informazioni ed iniziative con tutte le redazioni locali , i blog  e le  associazioni di cittadini presenti nel territorio.
Chiediamo alla stampa di affiancarsi a questo urgente e  dovuto obbligo di informazione.

     Associazione Nazionale Antigene                                                      Federconsumatori Nazionale
  00144 – Roma, Via Canton 49, Tel. e Fax 06/ 89531519                  00185-  Roma, Via Palestro n° 11      
      e mail: antigene.ass@libero.it                                                            Tel. 06/42020755-59-63 Fax 06/47424809
        http://www.antigene.org                                                                  e mail:internet: http://www.federconsumatori.it
                                                                       

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