SE NE OCCUPANO:
SOLE 24 ORE: http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/ctgr-derivati-338/comune-di-roma/
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 17 mag - Federconsumatori chiede di avere accesso agli atti relativi ai contratti swap sottoscritti dal Comune di Roma. In una conferenza stampa il presidente dell'associazione dei consumatori, Rosario Trefiletti, ha annunciato di "voler andare fino in fondo" alla vicenda, arrivando a mettere in campo tutti gli "strumenti amministrativi e legali possibili" per avere immediato accesso agli atti. L'amministrazione comunale, e' emerso nel corso della conferenza stampa, non ha risposto alle due sollecitazioni in merito inviate a ottobre 2009 e a gennaio 2010. Secondo i dati illustrati da Federconsumatori il Comune di Roma avrebbe in essere contratti derivato con un nozionale sottostante superiore ai 6 miliardi di euro"
Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-812238/derivati-federconsumatori-chiede/#ixzz0oaZRMo7W
FINANSOL.IT: http://www.finansol.it/?p=905
Comune di Roma, 6 miliardi in derivati
E’ alla Lehman Brothers, ironia della sorte, che il sindaco Alemanno ha affidato la verifica e la valutazione di congruita’ (cio’ che ormai viene riassunto nel termine due diligence) sulle operazioni in strumenti finanziari derivati aperte al Comune di Roma.Secondo la relazione stilata dalla ormai fallita societa’ Usa, il Campidoglio ha aperto posizioni, a partire dal 2003 per oltre 6 miliardi di euro (valore nozionale). Artefici delle operazioni, dunque, Marco Causi, ex assessore al bilancio, e Fabrizio Ghisellini, ex direttore finanziario.
Il rapporto – secondo quanto riportato dal Sole24ore del 17 settembre – rileva “una documentazione carente e la mancanza di una vera esigenza di copertura del rischio” (nel caso dei contratti stipulati con Morgan Stanley); “un pacchetto di soluzioni non tutte utili” (il caso di quelle con Banca Opi); “un tasso notevole” nelle operazioni condotte con Dexia Crediop.
La buona notizia per cittadini romani è che, secondo la Lehman Brothers, il Comune di Roma risultava a fine luglio non esposto al rischio di tasso, proprio in virtu’ delle operazioni condotte, su un debito – va ricordato – che complessivamente arriva a circa 7 miliardi di euro.
Insomma, dopo le notizie sul Comune di Milano pubblicate su questo blog, non resta che prendere atto dell’approccio bipartisan all’uso (e abuso?) di strumenti derivati nella gestione delle casse pubbliche.
Non sarà proprio come la Commissione Attali de’ Noantri, ma…
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